SCOGLIERE
Il FONDO ROCCIOSO è il proseguimento delle coste nel mare o si può presentare come emergente da fondali molli. In questo caso è la sommità di montagne che si ergono dal fondo e che costituiscono le SECCHE.
Nel fondo roccioso la luce caratterizza tre zone: una superiore a forte illuminazione e popolata da alghe verdi, una intermedia con una buona illuminazione dove predominano le alghe brune ed una zona di ombra con alghe rosse, spongiari e gorgonarie che inizia dai - 15 mt. circa.
In questi ambienti, ricchi di alghe, sono presenti Labridi (tordi, donzelle) e Sparidi (saraghi, salpe, occhiate, dentici) che abitano ambienti molto illuminati, mentre i Serranidi (cernie, sciarrani, spigole) e gli Scorpedini (scorfani) si trattengono in luoghi più scuri. In caso di pericolo i primi fuggono verso il mare aperto, mentre i pesci della zona d'ombra cercano rifugio fra le fenditure delle rocce. Ma non sono solamente i pesci i principali abitatori di questo fondale.
Si trovano gli Echinodermi come i ricci, le stelle marine e le oloturie, i Molluschi quali le cozze e le ostriche, i Crostacei Decadopodi come i paguri, le aragoste e la galatea trigosa e tanta altra fauna (Poriferi, Tunicati, Idroidi, Briozoi, Anellidi). Una esplosione di vita e di colori che spesso, a causa dell'assorbimento della luce che nasconde i colori di questi animali, passa inosservata al subacqueo neofita, che scende in immersione senza una torcia o perché dedica poca attenzione nei confronti degli anfratti, che sono le tane di molti organismi marini.
Basta pensare al rosso del Corallium Rubrun, al giallo acceso dei polipi dei Parazoanthus a. e degli Astroides c., ai colori sgargianti dei Nudibranchi, ma anche ai gamberi ed ai rossi re di triglie che vivono in tana.
Questi pesci si trovano anche in substrati duri originati dall'uomo, come moli, relitti e blocchi di cemento, utilizzati nel progetto Bucaniere attuato da Greenpeace su alcuni fondali dell'Isola d'Elba.
Ma non bastano certo queste poche righe a descrivere il meraviglioso mondo del fondo roccioso, né i racconti di tante immersioni, a cui subacquei e biologi hanno dedicato centinaia di pagine e di foto.
|